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Diritto tributario

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Diritto tributario
Quali oneri comporta a carico del Fisco e del contribuente l'"accertamento induttivo"?
  • Spetta alla Finanza fornire la prova della propria pretesa ed al contribuente il diritto di confutarla
  • Spetta alla Finanza determinare l'imponibile sulla base di "presunzioni semplici" o "studi di settore" ed al contribuente l'onere di dimostrare l'infondatezza della pretesa tributaria
  • La Finanza non ha obblighi, che invece sono a carico soltanto del contribuente
Il Fisco, ai fini di accertamento, può accedere, mediante procedura telematica, presso una banca per verificare l'esistenza ed il contenuto dei conti correnti del contribuente?
  • No, mai
  • Sì, ma soltanto previa autorizzazione del Procuratore della Repubblica
  • Sì, ma soltanto previa autorizzazione dell'Agenzia delle Entrate o della Guardia di finanza
Che cosa si intende per "accertamento sintetico del reddito"?
  • Quello effettuato quando manca la dichiarazione fiscale
  • Quello effettuato nei confronti di una persona fisica sulla base del cosiddetto "redditometro" e/o "spesometro"
  • Quello effettuato a carico di una società che non ha tenuto le scritture contabili
Come sono determinate le rendite catastali degli immobili?
  • In base al reddito effettivo dell'immobile relativo all'anno precedente
  • In base alle tariffe di estimo catastale
  • In base al reddito dichiarato dal contribuente
Normalmente, con quale scadenza è previsto che il Catasto proceda alla revisione delle tariffe dei cespiti fondiari?
  • Ogni 10 anni
  • Ogni 5 anni
  • Ogni 3 anni
Il contribuente può utilizzare il "ravvedimento" per porre rimedio a propri errori od omissioni?
  • Sì, purché le violazioni non siano ancora state contestate e non siano iniziati accessi o ispezioni a carico del contribuente
  • Sì, in ogni tempo e senza limiti di gravita'
  • No, soltanto in casi eccezionali e purché non siano stati evasi i tributi
Se il contribuente ha ricevuto un avviso di accertamento relativo all'IVA, sulle cui risultanze non è d'accordo, come può contrastare la pretesa dell'Ufficio impositore?
  • Chiedendo semplicemente un riesame della propria posizione
  • Proponendo il "patteggiamento fiscale"
  • Proponendo il "concordato fiscale", ovvero inoltrando ricorso alla Commissione tributaria Provinciale
Il "concordato", perfezionatosi tra Fisco e contribuente, è integrabile o modificabile da parte dell'Ufficio fiscale?
  • No, mai, poiché l'accordo sottoscritto dalle parti rende inoppugnabile l'accertamento cosi' definito
  • Sì, sempre, poiché il Fisco conserva il diritto di modificare l'accertamento entro il termine stabilito per la prescrizione del diritto
  • Sì, soltanto qualora sopravvengano nuovi elementi o gravi fatti di natura penale che dimostrino che il concordato fu estorto fraudolentemente
Quali sono i tributi, canoni o tariffe, dovuti agli Enti pubblici, ai quali non si applicano le norme sul contenzioso tributario?
  • Le imposte sui trasferimenti (registro, successioni, ecc.)
  • L'ICI e l'imposta comunale sulla pubblicità
  • Nessun tributo, canone o tariffa
Il ricorso dinanzi alle Commissioni tributarie può essere proposto e condotto senza l'assistenza di un tecnico abilitato (ragioniere, dottore commercialista, avvocato)?
  • Sì, in ogni caso
  • Sì, ma soltanto se l'importo del tributo in contestazione sia inferiore a € 2.582,28
  • No, mai
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