Nell'ambito di ogni zona censuaria è prevista l'individuazione di microzone, così definite:
porzioni omogenee del territorio comunale o un intero Comune caratterizzati da un mercato omogeneo sul piano dei redditi e dei valori;
porzioni omogenee del territorio comunale caratterizzate da un mercato omogeneo sul piano dei redditi e dei valori;
il territorio di un intero Comune caratterizzato da un mercato omogeneo sul piano dei redditi e dei valori.
Nell'operazione di classamento, l'appartenenza all'una o all'altra delle microzone contribuirà a delineare:
la classe;
la categoria;
la qualità di coltura.
La qualificazione per il Catasto dei fabbricati consiste nella:
individuazione delle varie categorie di immobili esistenti nella zona, sulla base della loro destinazione ordinaria e permanente;
individuazione delle varie classi di immobili esistenti nella zona, sulla base della loro destinazione ordinaria e permanente;
individuazione delle unità immobiliari tipo esistenti nella zona, sulla base della loro destinazione ordinaria.
Elemento primario per la distinzione degli immobili in categorie è:
la qualità delle strutture e il grado di rifinitura;
la destinazione ordinaria e permanente;
l'uso prevalente dell'unità immobiliare.
La denominazione delle categorie di immobili è uniforme in tutto il territorio nazionale; i gruppi di categorie sono:
cinque: A, B, C, D, E;
tre: A, B, C;
sei: A, B, C, D, E, G.
L'operazione di classificazione al Catasto dei fabbricati consiste nel:
attribuire ad ogni unità immobiliare categoria e classe;
suddividere ogni categoria nelle 5 classi previste, con uno scarto del 20% nella capacità di reddito;
attribuire la rendita alle categorie di immobili a destinazione ordinaria.
Il numero delle classi in cui è suddivisa ogni categoria di fabbricati:
è costante ed è pari a 5; la prima classe è quella di minor pregio;
è costante ed è pari a 5; la prima classe è quella di maggior pregio;
non è definito; la prima classe è quella di minor pregio.
La classificazione è stata fatta per tutte le categorie di fabbricati?
Sì, per tutte le categorie dei 5 gruppi.
No, solo per le categorie dei gruppi A, B e C, il cui imponibile è calcolato per classi e tariffe.
No, solo per le categorie dei gruppi D ed E, il cui imponibile è calcolato per stima diretta.
La riforma del Catasto attualmente in corso prevede un nuovo quadro di qualificazione, semplificato e più aderente alla realtà; le nuove categorie saranno suddivise nei gruppi:
A, B, C, D ed E;
R, P, T, V e Z;
R, P e T.
Le Categorie degli immobili a destinazione ordinaria del gruppo A passeranno nel gruppo:
R: Unità immobiliari a destinazione abitativa di tipo privato e locali destinati a funzioni complementari;
T: Unità immobiliari a destinazione terziaria;
V: Unità immobiliari speciali per funzioni pubbliche o di interesse collettivo.