Diritto civile
Il sig. Accorto riconosce, con scrittura privata, di essere debitore del sig. Volpe della somma di 500 euro. Successivamente si rende conto che, poiché il contratto da cui tale debito deriva è nullo, egli in realtà nulla deve. Può ancora rifiutarsi di pagare?
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Sì, ma ha l'onere di provare che il debito non esiste.
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Sì, perché l'onere di provare l'esistenza del debito incombe sul creditore sig. Volpe
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No, non potendo solo esperire, successivamente all'adempimento, un'azione di ingiustificato arricchimento
Mentre il dott. De Pretore è in vacanza alle Maldive, una tubatura della sua abitazione si rompe, rischiando di allagare l'immobile. Un vicino di casa, il Sig.Delfinetti, provvede a chiamare l'idraulico, il quale esegue prontamente la riparazione. Sfortunatamente, dopo alcuni giorni, un incendio fortuito distrugge l'immobile. Il Sig. Delfinetti, successivamente, chiede al dott.De pretore di rimborsargli la somma da lui pagata all'idraulico come corrispettivo. Il dott.De Pretore, però, nega di dovere alcunché, dal momento che la riparazione eseguita non gli è stata di alcuna utilità. È fondata la pretesa del Sig. Delfinetti?
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Sì, avendo egli utilmente iniziato la gestione.
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No, l'obiezione del dott. De Pretore è esatta.
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No, perché l'obbligazione s'è estinta per impossibilità sopravvenuta.
Il taxi del Sig. Fortunato Sventurini viene gravemente danneggiato in un incidente causato da Guido di Corsa, autista spericolato ed imprudente. Poiché il taxi resta quindici giorni fermo in officina per le necessarie riparazioni, Sventurini pretende che gli sia risarcito anche il mancato guadagno che avrebbe conseguito se avesse utilizzato la propria auto pubblica in tale periodo di tempo. È ammissibile tale pretesa?
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No, il risarcimento comprende soltanto le spese necessarie per la riparazione.
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Sì, il danno risarcibile comprende anche tale mancato guadagno.
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Sì, ma solo se il fatto costituisce un illecito penalmente rilevante.
Tizio, alla guida di un'autovettura prestatagli dal proprietario Caio, provoca un incidente a causa della sua imprudenza. Chi è responsabile per i danni da Tizio cagionati?
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Esclusivamente il conducente Tizio.
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Esclusivamente il proprietario Caio.
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Sia il conducente che il proprietario solidalmente
Karina Schoen, giovane autostoppista in vacanza in Italia, ottiene un passaggio da Terracina a Formia a bordo di un autocarro. L'autista distratto dall'avvenenza della ragazza, perde il controllo dell'automezzo finendo fuori strada. A che titolo Karina chiederà il risarcimento per le ferite riportate nell'incidente?
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A nessun titolo, trattandosi di trasporto di cortesia.
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Solo a titolo di responsabilità extra-contruattuale.
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Solo a titolo di responsabilità contrattuale.
Il Sig. Vetusti acquista un vecchio e fatiscente edificio attualmente locato al Sig. Condotti, allo scopo di ristrutturarlo ed adibirlo a propria abitazione. Due giorni dopo la vendita, a causa del cattivo stato di manutenzione, un cornicione dell'edificio si stacca e ferisce un passante. Può il passante pretendere dal Sig. Vetusti il risarcimento del danno?
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Sì, perché la rovina è dovuta ad un difetto di manutenzione.
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No, responsabile è unicamente l'inquilino Sig. Condotti.
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Sì, ma solo dopo aver agito inutilmente nei confronti dell'inquilino Sig. Condotti
Il Sig. Salomon deve ad un negoziante 2.000 euro per la vendita di una partita di provolone piccante e 2.000 euro per la vendita di una partita di prosciutto di Parma. Entrambi i debiti sono scaduti ma il secondo è garantito da un pegno. Se egli versa 2.000 euro al suo creditore, quale debito s'intende estinto?
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Il debito che il debitore dichiara di voler soddisfare.
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Il debito indicato dal creditore.
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Il debito non garantito da pegno, qualunque sia la volontà delle parti.
Come si definisce la produzione di interessi sugli interessi scaduti?
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Anatocismo.
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Anticresi.
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Sinallagma
Il Sig. Lastrico, versando in disastrose condizioni finanziarie, chiede al Sig. Strozzini la concessione di un mutuo. Il Sig. Strozzini acconsente, ma dispone che, alla scadenza del termine, la somma imprestata maturerà interessi di gran lunga esorbitanti rispetto al saggio legale. Non potendo più adempiere al pagamento degli stessi, quale rimedio potrà invocare il Sig. Lastrico?
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Nessuno, dal momento che il Sig. Lastrico ha partecipato alla fissazione convenzionale del tasso di interessi.
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Può far dichiarare parzialmente nulla la clausola che stabilisce gli interessi usurari, e ridurre quest'ultimi al tasso legale.
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Può far dichiarare la nullità totale della suddetta clausola con la conseguenza che gli interessi non sono dovuti.
Il mutuatario, a saldo del debito, corrisponde anche gli interessi di un ammontare superiore al tasso legale. Potrà egli ottenere la restituzione di quest'ultimi?
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Sì, attraverso l'esercizio della "azione di ingiustificato arricchimento"
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Sì, configurandosi un'ipotesi di "indebito oggettivo".
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No, perché tale pagamento viene ritenuto come adempimento di una "obbligazione naturale"